Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: che

Numero di risultati: 15 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

663212
Dossi, Carlo 15 occorrenze
  • 1879
  • Stab. Tip. Italiano DIRETTO A L. PERELLI - Ditta Libraria di NATALE BATTEZZATI
  • prosa letteraria
  • UNIFI
  • w
  • Scarica XML

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

affetto gentile; quantunque la Patria fosse lor stata avversa, e il suo nome non sovvenisse che òpere bieche, che odii, che umiliazioni, tanto più

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

cantàvano. Era un inno alla Terra, alla madre comune, che, negli arcani connubii col padre Sole, avèa ridato agli uòmini generosamente il confidàtole seme

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Pel gèmito delle foreste e la notturna paura, per traccie che a lui solo èran vie, il rapitore cammina e cammina, ancor nell'abbrivo della intrapresa

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Tu mi ami? - egli fece con uno scoppio di gioja, balzando ver' la fanciulla, che già al suolo piegava, e rialzàndosela al petto. E le due ànime

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

ingordigia dell'ira, la lingua, sì ch'ei dovèa ben spesso parlar con le mani, sentìvasi ora di una inesaurìbile eloquenza, che avrebbe messo in un sacco

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Come il malèssere avèa guidato all'unione, addusse l'unione al benèssere. E tanto più di concordia era necessità, che, in sulle prime, nell'assoluta

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

E, la pròssima aurora, il Nebbioso ripigliava il cammino che movèa al villaggio. Fu detto già, ei vi scendeva di quando in quando, dalla fame

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Una notte serena. Qual frèmito di voluttà, quale onda d'amore, bàstano, queste sole parole, a svegliare in quelle ànime musicali, che, perfin dalla

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

E in un commosso silenzio, la mano di lei nella sua, ei rimaneva accanto alla Nera. I suòi occhi, lùcidi più che mai, volgèvansi, ora alla mamma, ora

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

ululato due esecrazioni in tuon di spavento, e lo stesso Nebbioso si asciugava col dorso della mano il gèlido orrore che trasudàvagli in fronte. Ed

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Gualdo il Beccajo svegliossi. L'acuta brezza ferìvagli la somma pelle; l'ànimo, la sorpresa. Chè, assuefatto a svegliarsi in un ambiente bujo, più

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

labbra era scoccato il motto, se le mordèvano, quasi a punirle di avere finto un pensiero, e quelli che avèano osato il lazzo, cercàvano

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

, trovò Mario il Nebbioso che lo attendeva a pie' fermo, tinto del color di quell'ora. E Mario piantàvagli in faccia due occhi di brama, e l'inchiesta: - Mi

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

gruppi, e, tra essi quello spiccava del Nebbioso e di Gualdo, ritti in pie', mano in mano, silenti, intanto che Forestina, in mezzo assisa su 'n cespo

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Ma il Letterato, con l'esangue paura nel volto e le labbra convulse: alto! - disse - non rivolgiamo contro noi quelle armi, che dèvon servire per noi

Cerca

Modifica ricerca